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| Fonte: National Geographic Italia (luglio 2011)
L'ascensore spaziale
Nel 2009 l' ingegnere spaziale della NASA Andrew Petro ha assistito, nel deserto del Mojave, all' "arrampicata" lungo un cavo di 800 metri di un robot alimentato da un fascio laser proiettato da terra. Il climber era tra i vincitori del concorso Centennial Challenges della NASA, e dimostrava il potenziale della trasmissione di energia senza fili. Questa tecnologia, assieme alla ricerca sui materiali ultra resistenti, sta creando le premesse per uno scenario da fatascienza: un ascensore in grado di trasportare carichi, e forse persone, nello spazio. Descritto già anni fa da autori di fantascienza (tra cui Arthur C. Clarke nel suo Le fontane del paradiso), l'ascensore non è ancora realizzabile, ma la teoria su cui si basa, secondo Petro, è fondata. Il sistema di trasmissione dell'energia e lo sviluppo di materiali ultraresistenti per i cavi - aspetti cruciali del progetto - sono oggetto di concorsi della NASA e di una conferenza annuale dedicata al tema. Un impulso notevole è stato dato nel 1991 dalla produzione di nanotubi in carbonio super resistente, ma l'applicazione per il cavo resta ancora da perfezionare. Resta da chiedersi: perché creare un ascensore spaziale? Una volta costruito, dicono i suoi sostenitori, si potranno trasportare merci nello spazio a un costo inferiore rispetto a quello dei razzi. E, magari, colonizzare Marte.
- Luna Shyr
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